La Ribollita, icona della cucina toscana, è una zuppa contadina ricca di storia e tradizione. La sua autenticità è stata riconosciuta ufficialmente nel 24 maggio 2001 dalla Delegazione di Firenze dell’Accademia Italiana della Cucina che ha depositato la sua ricetta con un atto notarile.
Il suo nome, “Ribollita“, non è casuale. Deriva dal processo di “ribollitura” della zuppa nei giorni successivi alla sua preparazione. Questo ciclo di cottura ripetuta conferiva alla zuppa ribollita una densità e una complessità di sapori uniche, rendendola un piatto avvolgente e confortante. Questo metodo era originariamente utilizzato dalle contadine toscane per evitare gli sprechi e per conservare il cibo più a lungo, ciò permetteva di intensificare i sapori, donando alla zuppa una consistenza densa e i suoi aromi profondi e avvolgenti.
Gli ingredienti principali includono il pane toscano raffermo, i fagioli cannellini e il cavolo nero, ma nel corso dei secoli sono state sviluppate numerose varianti che incorporano ingredienti autunnali e invernali disponibili localmente. Questa versatilità ha reso la Ribollita un piatto adatto a ogni stagione e a ogni dispensa, mantenendo intatta la sua autenticità e il suo gusto.
Ogni famiglia ha la propria versione della ricetta della Ribollita toscana, basata sulla disponibilità di ingredienti e sulle tradizioni tramandate nel tempo. Noi vi presentiamo la nostra versione che vede come protagonista il Dialbrodo Classico:
Procedimento
- In una pentola di terracotta, rosolare nell’olio le cipolle, le carote e il sedano affettati fino a doratura.
- Far insaporire le verdure rosolate, quindi aggiungere i pomodori tagliati a pezzetti e le verdure a strisce.
- Cuocere i fagioli dopo averli tenuti in ammollo per dodici ore.
- Passare metà dei fagioli cotti al setaccio direttamente nella loro acqua e versare il composto ottenuto nel tegame delle verdure.
- Cuocere a fuoco molto basso per circa un’ora, aggiungendo, se necessario, un po’ d’acqua.
- Prima di spegnere il fuoco, aggiungere anche i fagioli interi e un cucchiaio di Dialbrodo Classico. Assaggiare e aggiungere Dialbrodo Classico a necessità. Lasciare riposare la zuppa fino al giorno successivo, quindi riscaldarla per una decina di minuti prima di servirla.
- Disporre sul fondo di una zuppiera alcune fette di pane, versare sopra metà della zuppa, quindi altre fette di pane e sopra ancora il resto della zuppa. Condire con un filo d’olio extravergine di oliva prima di portare in tavola.